Azienda Agricola MADREVITE di Nicola Chiucchiurlotto

Anno di fondazione: 2003

Madrevite è un’azienda agricola focalizzata sulla produzione di vini DOC di alta qualità. Situata in una posizione pittoresca con vista sul lago di Chiusi, vanta vigneti rinomati per i loro prodotti eccezionali. Per la gestione meticolosa di questi vigneti, Madrevite si affida a lavoratori stagionali, soprattutto per le mansioni viticole.

Dato l’alto valore del vigneto e l’alta qualità del vino che se ne ricava, è essenziale una forza lavoro di persone esperte e qualificate. Per soddisfare queste esigenze, Madrevite collabora con una cooperativa esterna. La forza lavoro della cooperativa è composta prevalentemente da lavoratori migranti esperti in viticoltura. Inoltre, Madrevite impiega direttamente i migranti per mansioni quali la vendemmia e altri lavori manuali, che svolgono a fianco del team fisso. Madrevite combina il proprio fabbisogno di manodopera, che si concentra nella stagione della vendemmia (da aprile a giugno), con l’impiego di lavoratori migranti che vivono nelle vicinanze.

Descrizione generale dell'organizzazione e delle sue attività

Madrevite si trova a Cimbano, nel comune di Castiglione del Lago tra Umbria e Toscana, in provincia di Perugia, all’interno della zona a denominazione di origine controllata “Trasimeno”. L’azienda si estende su un totale di 17 ettari, suddivisi in tre diverse colline. Di questi, 11 ettari sono dedicati ai vigneti, 5 ettari sono oliveti in conversione biologica e il restante terreno è utilizzato in parte per i seminativi e in parte per la coltivazione della “Fagiolina del Trasimeno” . Questa zona è rinomata per la coltivazione di diversi vitigni, tra cui il Gamay del Trasimeno, il Grechetto e il Sangiovese, che rappresentano un patrimonio di grande valore culturale ed economico. L’attività si basa sulla valorizzazione dei prodotti di nicchia e del territorio. L’azienda infatti fa parte del consorzio “Consorzio Colli del Trasimeno” che raccoglie tutti i produttori della denominazione di origine controllata (doc) di cui Nicola Chiucchiurlotto è presidente. Madrevite, facendo parte del consorzio, partecipa a iniziative internazionali per commercializzare la propria produzione di vino DOC. Madrevite si trova in una posizione incantevole e sfrutta questo aspetto distintivo della sua attività per migliorare il processo di vendita diretta, offrendo un’esperienza di degustazione eccezionale sia in vigna che in cantina. Collaborano inoltre con alcuni marketplace verticali per migliorare la loro presenza commerciale online.

Paese di origine dei lavoratori migranti:

Pakistan

Numero di lavoratori e lavoratori migranti dell'organizzazione

9 con un lavoro permanente – lavoro temporaneo 6-8 lavoratori migranti: 2 di loro sono assunti direttamente dall’azienda a tempo determinato, in conformità con il contratto collettivo nazionale dell’agricoltura, da 6 a 8 lavoratori della cooperativa esterna (cooperativa gestita da pakistani) che è responsabile della fornitura di manodopera agricola

Provenienza dei lavoratori migranti all'interno del Paese

essi provengono dalla Toscana in quanto Madrevite si trova nella zona collinare tra Umbria e Toscana.

Presentazione dell'iniziativa o delle iniziative realizzate

Ragioni e motivazioni dell'iniziativa di integrazione che coinvolge i migranti

Le sfide legate alla manodopera nel settore agricolo sono un problema diffuso in tutti i Paesi europei e Madrevite, come molte altre aziende agricole situate in aree rurali, deve affrontare questa sfida. La stagionalità, il lavoro fisico impegnativo e l’ubicazione remota delle aziende agricole sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono alla difficoltà di reperire forza lavoro. Madrevite, grazie ai suoi forti legami locali, ha stretto una preziosa collaborazione con una cooperativa locale per far fronte alle sue esigenze di manodopera stagionale, in particolare durante il periodo critico che va da aprile a giugno, quando le attività di gestione dei vigneti sono necessarie. Questi compiti includono la potatura, la manutenzione del vigneto, il traliccio, il diserbo e la separazione dei grappoli. L’impegno della cooperativa si è rivelato indispensabile, poiché reclutare autonomamente una forza lavoro così specializzata sarebbe un’impresa lunga e impegnativa. 

I due lavoratori temporanei assunti direttamente da Madrevite sono stati impiegati grazie alla cooperativa e ora sono assunti direttamente dall’azienda  in diverse mansioni manuali.

Descrizione del processo di inclusione passo per passo

Madrevite ha stabilito una partnership di lunga data con una cooperativa esterna, e molti dei dipendenti della cooperativa sono gli stessi nel corso degli anni. Questa continuità ha favorito un ambiente di lavoro familiare e facilmente gestibile per entrambe le parti. La cooperativa è responsabile del lavoro impegnato in termini di tempo, attrezzature di lavoro, competenze e trasporti. D’altro canto, la presenza di Nicola e del suo staff stabile garantisce tutte le indicazioni e l’aiuto necessari  per svolgere al meglio il lavoro. La cooperativa esterna ha un caposquadra che ha il compito di organizzare il lavoro del gruppo di lavoro, gestire i tempi e assegnare i compiti.

I due lavoratori migranti reclutati direttamente da Madrevite sono stati formati sul posto di lavoro, lavorando insieme al team stabile di Madrevite in un rapporto peer to peer.

Impatto delle iniziative

Principali impatti sulla gestione dei team multiculturali

Il management e lo staff di Madrevite hanno una mentalità molto aperta e hanno riconosciuto come un’opportunità per l’azienda e per il territorio la presenza di migranti con le loro diversità culturali. Il team collabora efficacemente con la forza lavoro migrante, sia esterna che assunta direttamente, che presenta diversi livelli di conoscenza dell’italiano. Nonostante le differenze linguistiche, essi comprendono le istruzioni ed eseguono i loro compiti con competenza. Il diverso background culturale non è stato segnalato come un problema.

Principali impatti sull'inclusione lavorativa

 Il doppio canale di reclutamento ha un impatto diverso sull’azienda, anche se entrambi rispondono al bisogno reale di forza lavoro necessaria per gestire l’azienda. 

I due operai assunti direttamente da Madrevite hanno un regolare contratto a tempo determinato in conformità al Contratto collettivo nazionale dell’agricoltura e si occupano principalmente della vendemmia e di vari lavori agricoli, mentre una squadra di operai è assunta in appalto da una cooperativa esterna a cui sono affidate le attività che consistono   nella potatura e nella coltivazione della vite, nella potatura verde, nella legatura delle viti, nella pulizia dei filari del vigneto dalle erbe infestanti e nella divisione dei grappoli d’uva.

I lavoratori migranti assunti direttamente da Madrevite hanno maggiori possibilità di interagire all’interno del team stabile e con i proprietari, poiché il loro pendolarismo è organizzato da madrevite e trascorrono più tempo con il personale che li forma e con cui lavorano insieme. Il proprietario organizza anche il carico di lavoro e il foglio di lavoro per loro e li guida durante le ore di lavoro. 

Per quanto riguarda il gruppo di lavoro esterno, esso ha un impatto minore in quanto è più autonomo e ha meno possibilità di interagire, anche se sia il personale che la direzione sono disponibili per qualsiasi tipo di supporto necessario.

Principali impatti sull'inclusione sociale

Il processo di inclusione può essere considerato continuo. 

I due lavoratori migranti direttamente assunti da Madrevite stanno partecipando a corsi di lingua italiana e stanno seguendo un corso per la patente di guida, il che migliora significativamente la loro integrazione nella società. Il loro impiego con contratti regolari, anche se temporanei, riconosce i loro doveri lavorativi e i relativi diritti, contribuendo al loro processo di integrazione. Entrambi i lavoratori sostengono le loro famiglie nei Paesi d’origine, inviando regolarmente una parte dei loro stipendi. È importante notare che il loro obiettivo principale è risparmiare denaro e migliorare la loro posizione socioeconomica per ricongiungersi alla famiglia. Il loro obiettivo principale è garantire il benessere e la dignità delle loro famiglie. Di conseguenza, si prevede che il processo formale di integrazione inizierà una volta che si saranno riuniti alle loro famiglie.

Sfide incontrate e come sono state superate

La sfida principale evidenziata riguarda la questione della lingua, in quanto a volte possono verificarsi incomprensioni a causa della pronuncia o della mancanza di vocabolario.

Il problema è stato risolto utilizzando un collega più fluente per tradurre nella propria lingua o utilizzando la tecnologia come il traduttore vocale.

Sfide non io e perché

Le sfide possono essere lette con due prospettive diverse: per i lavoratori assunti direttamente in azienda,i loro obiettivi ruotano attorno al raggiungimento di un alloggio indipendente e al ricongiungimento con le loro famiglie. Da parte del gestore, l’obiettivo è rendere i lavoratori autosufficienti in termini di trasporto e snellire i processi burocratici che talvolta ostacolano l’assunzione e l’integrazione sociale dei lavoratori nella società. La sfida non è stata vinta perché avrebbe richiesto un coinvolgimento di più livelli e di più soggetti.

La logistica

Trasporti logistici da casa al lavoro

la cooperativa esterna ha un proprio mezzo di trasporto che trasporta i lavoratori dal centro di accoglienza all’azienda agricola e viceversa. Madrevite organizza, invece, il pendolarismo per i due migranti dipendenti mentre sonoin attesa della patente di guida

Problemi di formazione

Necessità di formazione per gestire i migranti in base al ruolo

Madrevite ritiene che molti proprietari di aziende agricole non abbiano un background in grado di comprendere le differenze culturali e lo svantaggio linguistico, quindi una formazione in grado di sensibilizzare gli imprenditori può essere utile per gestire un team multiculturale

Esigenze di formazione mirate ai migranti

Madrevite ritiene che la formazione culturale sia molto importante per i migranti in termini di inclusione. Evidenze culturali come le sicurezze sul posto di lavoro (che in Italia sono obbligatorie per lavorare) sono molto lontane dagli standard e dal background di alcuni Paesi extraeuropei. Anche la conoscenza dei diritti umani e dei doveri sociali sono una questione importante per intraprendere un percorso di inclusione nel Paese di arrivo. Il materiale formativo multicanale potrebbe essere utile per i migranti.

Esigenze formative rivolte ai lavoratori nazionali nel worksharing con i migranti

Comprendere le differenze ed essere in grado di lavorare senza pregiudizi da una parte all’altra è fondamentale per un team multiculturale.Esempi di team building e strategie di cooperazione potrebbero essere utili.

Suggerimenti e consigli dell'intervistato

  L’inclusione dei lavoratori migranti non può essere delegata agli agricoltori o alle ONG. L’ inclusione richiede  uno sforzo collettivo di tutti gli attori sociali, a partire dalla formulazione di politiche migratorie equee,  dallo sviluppo di strategie di inclusione collaborative. È imperativo che non siano delegato o marginalizzato  il fenomeno migratorio, che ha un profondo impatto sulle dinamiche sociali sia urbane che rurali.