Christos Voulgaris

Anno di fondazione: Active over several generations
Nome del proprietario/fondatore: Christos Voulgaris

Il signor Christos VOULGARIS è un agricoltore e proprietario di oliveti nella zona di Agios Konstantinos, nella Ftiotide. Gli oliveti appartengono alla famiglia da generazioni precedenti e il signor Voulgaris continua la tradizione familiare. Oltre alla coltivazione dell’olivo, si occupa professionalmente anche di apicoltura.

Il sig. Voulgaris è anche il presidente della locale Cooperativa agricola dell’olio d’oliva di Agios Konstantinos, che conta 210 soci registrati, la maggior parte dei quali è impegnata nella coltivazione di olivi. Complessivamente, la superficie totale degli oliveti della cooperativa è paria a 750 ettari e conta circa 127.500 olivi.

Nel suo ruolo di Presidente rappresenta e si occupa degli interessi e delle problematiche degli agricoltori della zona tra cui la richiesta di lavoratori agricoli fissi o stagionali. Inoltre, è un sostenitore dell’economia circolare e della tutela dell’ambiente e per questo ha partecipato a importanti programmi e progetti di ricerca  nazionali ed europei, dove si sono svolte azioni pilota nei suoi oliveti e negli oliveti che appartengono ai soci della Cooperativa.

Vende olio d’oliva, olive da tavola e miele sia ai grossisti ma anche direttamente ai consumatori.

Ad Agios Constantinos si trova uno degli oliveti più storici della Grecia, che fa parte del più ampio oliveto della Ftiotide. Eso si estende su oltre 2000 ettari, le cui varietà principali sono l’Amfissis e in seconda battuta il Kalamon, quindi principalmente produzione di olive da tavola. La caratteristica principale di queste varietà è che producono grandi quantità di legno quando vengono potate. Le coltivazioni di olivi in Grecia sono molto frammentate; a titolo indicativo, nella zona di Agios Konstantinos, la cooperativa locale ha 210 soci registrati e circa 750 ettari di oliveti (corrispondenti a 3,6 ettari/coltivatore o a 612 olivi in media per coltivatore). Gli agricoltori raccolgono le olive da fine ottobre a dicembre; se lo scopo della coltivazione è la produzione di olio d’oliva, vendono il loro prodotto ai frantoi locali, che di solito hanno una capacità produttiva di olio d’oliva relativamente piccola per la Grecia.

Descrizione generale dell'organizzazione e delle sue attività

Come già detto, il signor Voulgaris è un agricoltore e proprietario di uliveti nella zona di Agios Konstantinos, nella Ftiotide. Gli oliveti appartengono alla famiglia da generazioni precedenti e il signor Voulgaris continua la tradizione familiare. Possiede 7 ettari di uliveti sia nella parte pianeggiante di Agios Konstantinos che negli altipiani, dove si trovano gli ulivi più vecchi.  L’olivicoltura segue le pratiche colturali, che dipendono ogni anno principalmente dalle condizioni meteorologiche. Le pratiche colturali sono principalmente la protezione delle piante, la concimazione, la potatura, la rimozione o l’incorporazione delle potature e l’aratura (a seconda del campo). Coltiva varietà come Amfissis e Kalamon e produce ogni anno in totale 5 tonnellate di olive da olio e 15 tonnellate di olive da tavola. 

È attivo anche nel campo dell’apicoltura, dedicando 4 ettari a questa attività. In questo campo, il lavoro richiesto è svolto principalmente da lui e dai membri della famiglia, ma nei periodi in cui il lavoro è molto intenso, impiega anche uno o due operai. La produzione annuale totale di miele (di tutte le varietà) è di 450 kg.

Paese di origine dei lavoratori migranti:

Sia i lavoratori fissi che quelli stagionali provengono dall’Albania.

Numero di lavoratori e lavoratori migranti dell'organizzazione

In questa azienda agricola, il proprietario lavora insieme a 2 dipendenti fissi a tempo pieno che ha assunto 15 anni fa e a 6 dipendenti stagionali durante la stagione della raccolta.

Presentazione dell'iniziativa o delle iniziative realizzate

Ragioni e motivazioni dell'iniziativa di integrazione che coinvolge i migranti

Gradualmente, negli ultimi decenni, i lavoratori delle aree rurali hanno lasciato le campagne e il lavoro agricolo dedicandosi ad altri campi professionali, con un conseguente calo significativo della popolazione rurale. Il bisogno costante di manodopera agricola  è stato gradualmente coperto dall’impiego di migranti, provenienti soprattutto dai Paesi vicini alla Grecia (Albania, Bulgaria). Ma, soprattutto negli ultimi 3 anni, si registra una mancanza di lavoratori agricoli stranieri, sia permanenti che stagionali, che porta gli agricoltori a decidere addirittura di non raccogliere i loro prodotti.

Nel caso del signor Voulgaris, sia i migranti permanenti che quelli stagionali, che si sono stabiliti in Grecia o vengono ogni anno, lavorano per lui da diversi anni. L’agricoltore ha assunto i migranti con contratto a tempo indeterminato 15 anni fa e, poiché ha offerto loro un lavoro fisso e un posto dove vivere, hanno deciso di portare le loro famiglie nella zona. L’agricoltore si è occupato delle procedure burocratiche e ha sviluppato un buon rapporto. Entrambe le parti sono soddisfatte: da un lato, il datore di lavoro per le prestazioni, la coerenza e i termini di collaborazione e dall’altro i lavoratori per le condizioni di lavoro, la sicurezza, l’assicurazione ed il salario

Numero di lavoratori e numero di lavoratori migranti coinvolti nell'iniziativa di integrazione

8 lavoratori migranti

Descrizione del processo di inclusione passo per passo

La carenza di manodopera nel settore primario sta affliggendo le cooperative agricole del Paese, innescando una serie di problemi legati alle produzioni. Si tratta di un problema che riguarda il settore agricolo, un pilastro dell’economia greca, che contribuisce in modo significativo al suo equilibrio. 

In Grecia, come in molti altri Paesi europei, esistono diversi modi per cercare e invitare i lavoratori stranieri a lavorare nelle aree rurali :

  • Attraverso applicazioni digitali governative per la ricerca e la candidatura di lavoratori e posti di lavoro. 
  • Attraverso accordi tra Stati e un quadro normativo di attuazione. 
  • Attraverso agenti specializzati che forniscono servizi ai datori di lavoro e ai lavoratori
  • Attraverso conoscenti e raccomandazioni, social media in pagine specifiche, ecc.

Il processo di integrazione dei lavoratori migranti, nel caso dei lavoratori fissi del signor Voulgaris, è avvenuto senza problemi perché i lavoratori erano già in Grecia da molti anni e quindi avevano già imparato la lingua a un livello soddisfacente e si erano completamente integrati-armonizzati con la società locale.

L’integrazione dei lavoratori stagionali nel caso del signor Voulgaris ha delle analogie con i lavoratori a tempo indeterminato, perché avviene tramite raccomandazioni e riguarda lavoratori della stessa nazionalità (Albania), che sono già in Grecia da molti anni, parlano la lingua, hanno una famiglia stabilita nel Paese  ed una casa.

Impatto delle iniziative

Principali impatti sulla gestione dei team multiculturali

Nonostante la scelta dei migranti come manodopera agricola  sia stata in qualche modo forzata a causa della mancanza di lavoratori autoctoni, nel caso del signor Voulgaris la collaborazione tra dipendente e datore di lavoro è stata fluida. A ciò ha contribuito la specializzazione dei lavoratori e soprattutto la conoscenza della lingua, che ha permesso una buona comunicazione e comprensione fin dall’inizio.

Eventuali differenze di cultura, civiltà, alimentazione, hanno funzionato piuttosto positivamente, dando la possibilità di scambiare opinioni e di conoscersi.

Principali impatti sull'inclusione lavorativa

Una forte preoccupazione che i datori di lavoro hanno sempre nei compiti che richiedono lavoro di squadra e cooperazione è quella di avere comprensione e rispetto reciproci tra i lavoratori. Questo perché una buona collaborazione e comprensione permette di realizzare un lavoro veloce e ben fatto. Inoltre, dà al dipendente la soddisfazione di essere sufficiente ed efficiente e riduce al minimo l’insicurezza del suo lavoro.

Per il datore di lavoro, un ulteriore vantaggio di un lavoro rapido e ben fatto è che non deve affrontare tensioni e problemi tra i lavoratori.

Nel caso del signor Voulgaris, l’integrazione dei lavoratori migranti sul posto di lavoro è avvenuta senza problemi grazie alla conoscenza soddisfacente della lingua greca da parte dei lavoratori. 

Inoltre, le condizioni economiche e i termini dei lavoratori migranti sono gli stessi e quindi si sentono membri uguali del gruppo.

Il personale fisso è soddisfatto perché ha un lavoro stabile tutto l’anno e l’assicurazione sociale. Inoltre, il loro stipendio viene pagato con puntualità e costanza. I lavoratori stagionali, invece, sono soddisfatti perché hanno un lavoro e un reddito assicurato ogni anno durante il periodo di raccolta delle olive e anche l’alloggio che viene loro offerto gratuitamente. 

Principali impatti sull'inclusione sociale

I due lavoratori migranti che sono dipendenti a tempo indeterminato vivono nel villaggio da molti anni e affittano una casa dove vivono con le loro famiglie. Si sono pienamente integrati nella società locale e non hanno problemi di integrazione sociale. Hanno sviluppato rapporti di amicizia con il signor Voulgaris e con la gente del posto. 

I lavoratori stagionali, che vivono in case date loro gratuitamente dal signor Voulgaris, non hanno sviluppato contatti sociali con la comunità locale, ma non si sentono indesiderati o socialmente esclusi finché restano nella zona. La loro preoccupazione principale è quella di lavorare e di risparmiare per tornare dalle loro famiglie.

Sfide incontrate e come sono state superate

La sfida principale è stata quella di trovare lavoratori che conoscessero il greco a livello elementare, in modo da poter comunicare almeno sulle questioni relative alle pratiche agricole. Inoltre, soprattutto nel caso di lavoratori fissi, era auspicabile avere conoscenze e competenze di base sulla coltivazione degli ulivi, in modo che potessero essere più autonomi nelle attività.

All’inizio, i lavoratori conoscevano il greco di base, che permetteva loro di comunicare, ma attualmente parlano correntemente la lingua. Per quanto riguarda le competenze e le conoscenze, entrambi i lavoratori avevano competenze di base, ma con pazienza e uno spirito positivo di cooperazione da parte del proprietario, ora sono in grado di organizzare il lavoro agricolo in modo coerente ed autonomo.

 A livello nazionale, secondo il titolare, le decisioni da prendere sono prima di tutto politiche e poi si dovrebbero prendere tutte le disposizioni legislative necessarie per facilitare l’impiego dei migranti nel settore agricolo.

Sfide non io e perché

Solo nel caso in cui debba assumere altri lavoratori stagionali, la sfida è trovarli in tempo e che abbiano un livello linguistico che permetta la comunicazione di base.

La logistica

Trasporti logistici da casa al lavoro

Poiché gli oliveti sono vicini al villaggio di Agios Konstantinos e non ci sono mezzi di trasporto pubblici, il proprietario stabilisce il punto di incontro e l’ora e va a prenderli.

Tempo/Carico

Lavorano circa 7 ore al giorno, a seconda del carico di lavoro e della stagione.

Problemi di formazione

Necessità di formazione per gestire i migranti in base al ruolo

Voulgaris ritiene che la formazione dei proprietari delle aziende agricole sarebbe utile, in quanto avrebbero l’opportunità di capire come le differenze culturali influenzano il comportamento dei lavoratori e trovare soluzioni per la coesistenza andrebbe a vantaggio del lavoro.

Esigenze di formazione mirate ai migranti

Voulgaris crede fortemente l’integrazione sociale dei migranti. Egli ritiene che se c’è integrazione sociale, la convivenza sarà armoniosa e questo avrà un impatto positivo sul loro lavoro. È quindi necessario che i migranti conoscano e siano formati sulle usanze culturali e religiose della Grecia, che devono essere rispettate.

Inoltre, sarebbero auspicabili corsi di apprendimento della lingua a ritmo sostenuto, con particolare attenzione alla comunicazione per soddisfare le esigenze quotidiane, all’igiene, alla sicurezza e alle pratiche agricole di base.

Esigenze formative rivolte ai lavoratori nazionali nel worksharing con i migranti

I lavoratori nazionali dovrebbero essere formati per capire che i lavoratori migranti vengono a colmare le lacune lavorative non colmate dai nativi e quindi non dovrebbero essere visti come concorrenti o invasori. Dovrebbero inoltre essere informati per far conoscere il background sociale e culturale dei migranti e le ragioni per cui sono emigrati in cerca di lavoro. In molti casi le ragioni sono molto importanti, come ad esempio guerre, disastri naturali, povertà. I lavoratori greci dovrebbero essere formati per aumentare la consapevolezza, in modo da favorire l’integrazione lavorativa e sociale degli immigrati e mostrare empatia.

Suggerimenti e consigli dell'intervistato

Il signor Voulgaris, in qualità di agricoltore ma anche di Presidente della cooperativa agricola locale per l’olio d’oliva, riconosce la necessità di assumere migranti nel settore agricolo, dal momento che c’è una carenza di manodopera nel settore agricolo.

L’amministrazione centrale e gli accordi legali devono compiere sforzi comuni sia per trovare la manodopera per questi lavori, sia per migliorare la loro sistemazione, istruzione e integrazione nelle comunità rurali locali.

A livello locale, un’idea su cui si sta lavorando e che si sta cercando di finanziare è quella di creare strutture e infrastrutture per accogliere i migranti offrendo loro alloggi gratuiti.

Infine, ritiene che i lavoratori migranti debbano essere registrati presso il Servizio Pubblico per l’Impiego. In questo modo gli agricoltori potranno pagare la loro assicurazione, i migranti pagheranno la loro parte di assicurazione e l’amministrazione centrale sarà in grado di progettare e attuare politiche e misure più mirate sia per gli agricoltori che per i migranti.